martedì 30 novembre 2010

OSHO... INTERVISTA sottotitoli in italiano


Ho atteso un pò prima di postare questo video di Osho trovato su YouTube.  A parer mio quest' intervista  esprime perfettamente la maniera ironica e rivoluzionaria di quest'uomo di vivere la vita. Durante la visione lasciate da parte i retaggi dei condizionamenti della società...
Non aggiungo altro, lascio a voi eventuali commenti

Se ti è piaciuto questo post ti consigliamo di leggere: The Zone:Oltre il velo
Un libro giallo che, pur rimanendo tale, tratta indirettamente dell'esperienza nel qui e ora, in maniera - secondo noi - più appassionante di tanti altri testi specifici sul tema.

VANGELI APOCRIFI

CONSIGLIATO:

Non è possibile che uno veda qualcuna delle realtà autentiche, a meno che non diventi come esse. La verità non è come per l’uomo nel mondo: egli vede il sole, ma non è il sole, e vede il cielo e la terra e tutte le altre cose, ma non sono per nulla quelli autentici.
Ma tu hai visto qualcuna delle cose del Luogo e sei divenuto di quelle. Tu hai visto lo spirito e sei diventato spirito. Tu hai visto Cristo e sei diventato Cristo. Tu hai visto il Padre e diventerai il Padre. Per questo, ora, tu vedi ogni cosa e non vedi te stesso. Ma ti vedrai nel Luogo, perchè quello che tu vedi, lo diventerai.
(Gesù di Nazaret – Vangelo di Filippo 44 – Vangeli apocrifi)
Fonte: http://www.pomodorozen.com/



Il Potere di Adesso , Eckhart Tolle Ti consiglio di leggerlo...

Dolore e sofferenza – Anthony de Mello

Il dolore e’ reale, ma la sofferenza emerge solo quando ti opponi al dolore ed e’ il risultato della tua opposizione al dolore, alla realta’ che ostacola i tuoi desideri.  Se accetti il dolore, la sofferenza non esiste. Il dolore, per l’essere reale,  non e’ intollerabile, perche’ ha un senso comprensibile che lo placa.  Cio’ che risulta insopportabile e’ avere il corpo qui e la mente nel passato o nel futuro, e’ il desiderio di distorcere la realta’ che e’ inamovibile. Questo si’ che e’ intollerabile, perche’ e’ una lotta inutile,  come e’ inutile  il suo risultato: la sofferenza.  Non e’ possibile lottare per cio’ che non esiste, non si deve cercare la felicita’  dove non c’e', ne’ prendere per vita cio’ che vita non e’. Bisogna svegliarsi!  Non appena ci svegliamo…..paf! finisce la sofferenza.
(da Ti voglio libero come il vento, pag. 17 – Anthony De Mello)
Fonte: http://www.pomodorozen.com/

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Il Potere di Adesso , Eckhart Tolle Ti consiglio di leggerlo...

venerdì 26 novembre 2010

RACCONTO ZEN... IL TAO

Un giorno un giovane monaco si recò dal suo Maestro e gli chiese:
"Maestro come dovrei mettere in pratica il Tao?"
Il Maestro gli rispose:
"Mangia quando hai fame e dormi quando sei stanco."
Il giovane monaco, stupito, replicò:
"Ma non è ciò che fanno quasi tutti?"
"No" gli rispose il Maestro "non è quello che fanno quasi tutti. I più coltivano mille desideri mentre mangiano, e sciolgono mille nodi mentre dormono."

Quanti si svegliano al mattino rimuginando ancora problemi del giorno precedente? Dovremmo prendere tutto ciò che minaccia la nostra pace mentale e gettarlo via. Dovremmo vivere secondo la nostra natura originale, perchè la mente comune è il Tao.
Fonte: http://primavereautunni.blogspot.com/Share |

Il Potere di Adesso , Eckhart Tolle Ti consiglio di leggerlo...

martedì 23 novembre 2010

VIVI QUI E ORA!

CONSIGLIATISSIMO:
Nella vita hai solo un momento alla volta. Puoi decidere di 
utilizzarlo per pianificare quello successivo, o puoi semplicemente
viverlo.
Alberto

ZEN... QUI E ORA



Il Conseguimento Ultimo (Assoluto)

Il passato è già passato. Non cercare di riottenerlo. 
Il presente non rimane. Non cercare di bloccarlo. 
Attimo per attimo, il futuro non è ancora venuto; 
Non pensare ad esso, prima del tempo. 
Qualsiasi cosa ti passi davanti, lascia che sia. 
Non ci sono comandamenti da dover mantenere;
E non c'è nessuna sporcizia da dover purificare. 
Con una mente vuota realmente penetrata,
Tutti i fenomeni (dharma), non avranno vita. 
Quando potrete essere così, voi avrete finalmente 
Completato il conseguimento ultimo (Assoluto).
  
P'ang Yün ( Hõ Un)
  
Fonte: http://www.centronirvana.it/poemi_zen.htm

Consiglio di lettura:
Zen

lunedì 22 novembre 2010

IL PERDONO... OSHO


Fonte: il consigliato sito: http://unitinelrisveglio.blogspot.com/

IL PERDONO

Osho, perché è così difficile perdonare, smettere di attaccarsi alle ferite di avvenimenti accaduti molto tempo fa?  

L'ego si basa sul malessere: più malessere c'è e più l'ego viene nutrito. In un momento di felicità l'ego scompare totalmente e viceversa: se scompare l'ego, ti si riverserà addosso un'immensa felicità! Se vuoi l'ego, non puoi perdonare, non puoi dimenticare... particolarmente le ferite, i dolori, gli insulti, le umiliazioni, gli incubi. Non solo non puoi dimenticare, continuerai a esagerarli, a enfatizzarli. Tenderai a dimenticare tutto il bello che c'è stato nella tua vita. Non ti ricorderai dei momenti di gioia; per quanto riguarda l'ego non hanno alcuna utilità. La gioia è come veleno per l'ego e la sofferenza è come le vitamine.
Dovrai comprendere l'intero meccanismo dell'ego. Se ti sforzi di perdonare, quello non è realmente il perdono. Attraverso lo sforzo riuscirai solo a reprimere. Puoi perdonare realmente quando comprendi la stupidità del gioco che accade dentro la tua mente. La totale assurdità di tutto ciò deve essere vista fino in fondo, altrimenti reprimerai da una parte e tornerà da un'altra. Reprimerai in una forma e si presenterà di nuovo in un'altra forma, a volte mascherata così sottilmente che sarà quasi impossibile riconoscere che è lo stesso vecchio modello che si ripete… ma così rinnovato, così ristrutturato, così decorato, che sembra quasi nuovo.
L'ego vive sul negativo, perché di base è un fenomeno negativo: trae la sua esistenza dal no. Il no è l'anima dell'ego. E come puoi dire di no alla beatitudine? Puoi dire di no al malessere, puoi dire di no all'agonia della vita. Come puoi dire di no ai fiori, alle stelle, ai tramonti e a tutto ciò che è bello e divino? E l'esistenza ne è piena, è piena di rose, ma tu continui a far raccolta di spine: hai fatto un grande investimento in quelle spine. Da una parte continui a dire: “No, non voglio più questa sofferenza”. E dall'altra parte continui ad attaccarti a lei.
E per centinaia di anni ti è stato detto di perdonare. Ma l'ego può vivere anche attraverso il perdono. Comincerà ad avere un nuovo nutrimento attraverso l'idea che: “Io ho perdonato. Ho perfino perdonato ai miei nemici. Io non sono una persona ordinaria”.
E una delle verità fondamentali della vita è che la persona ordinaria è proprio quella che si crede straordinaria. Nel momento in cui accetti il tuo essere ordinario diventi straordinario. Nel momento in cui accetti la tua ignoranza, il primo raggio di luce ha toccato il tuo essere, il primo fiore è sbocciato. La primavera non è lontana. Gesù dice: perdona i tuoi nemici, ama i tuoi nemici. E ha ragione perchése perdoni i tuoi nemici ne sarai libero, altrimenti continueranno a esistere dentro la tua mente, a perseguitarti. L'inimicizia è un tipo di relazione; va più in profondità del vostro cosiddetto amore.
L'amore, il vostro cosiddetto amore - non va granché in profondità; è superficiale, epidermico… Ma il vostro odio va molto in profondità: è tanto profondo quanto il vostro ego. L'ego è il fenomeno più negativo che esista. È come il buio. Il buio non ha un'esistenza in positivo, è semplicemente l'assenza della luce. La luce esiste in positivo; ecco perché non si può fare niente direttamente contro il buio. Se vuoi far qualcosa contro il buio dovrai usare la luce. Se vuoi il buio devi spegnere la luce. Devi far qualcosa con la luce; niente può esser fatto direttamente con il buio. Il negativo non esiste e neanche l'ego esiste.
Le persone continuano a portarsi dietro cose che odiano. Vivono nel loro odio. Tutta la loro vita dipende dal passato. A meno che non cominci a vivere nel presente, non sarai mai in grado di dimenticare il passato e di perdonare. Io non ti dico: “Dimentica e perdona ciò che è successo nel passato”. Non è questo il mio approccio. Io ti dico: “Vivi nel presente”. Questo è il modo positivo di avvicinarsi all'esistenza. Sii più meditativo, più consapevole, più sveglio, perché quando sei consapevole, allerta, sei nel presente. La consapevolezza non può essere nel passato o nel futuro. La consapevolezza conosce solo il presente.
E una volta che il passato non c'è più, scompare anche il futuro perché il futuro è solo una proiezione del passato. Essere liberi dal passato e dal futuro è assaporare la libertà per la prima volta . E in quell'esperienza uno diventa integro, sano; tutte le ferite guariscono. A un tratto non ci sono più ferite; cominci a sentire un profondo benessere che sorge da dentro di te. Quel benessere è l'inizio della trasformazione.


Se ti è piaciuto questo post ti consigliamo di leggere:
Un libro giallo che, pur rimanendo tale, tratta indirettamente dell'esperienza nel qui e ora, in maniera - secondo noi - più appassionante di tanti altri testi specifici sul tema.

venerdì 19 novembre 2010

ZEN...CONSAPEVOLEZZA

CONSIGLIATO:
Zen
Autori Vari
春有百花秋有月 La primavera viene coi suoi fiori, l'autunno con la luna 
夏有涼風冬有雪 L'estate con le sue brezze, l'inverno con la neve; 
若無閑事挂心頭 Quando nella mente non si infilano cose inutili, 
更是人間好時節 Proprio quella è la vostra migliore stagione.  

ALBERT EINSTEIN... SPAZIO E TEMPO

A volte mi chiedo come sia accaduto che sia stato io a formulare la
teoria della relatività. La ragione, credo, è che un adulto non si ferma mai a riflettere sui problemi dello spazio e del tempo, perché queste sono cose su cui ha pensato da bambino. Ma il mio sviluppo intellettuale fu tardivo, e di conseguenza io cominciai a interrogarmi sullo spazio e il tempo quando ero già adulto.
-- Albert Einstein
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mercoledì 17 novembre 2010

COME SMETTERE DI FARSI LE SEGHE MENTALI E GODERSI LA VITA

Eliminando il pensiero nevrotico (le seghe mentali) e ritornando a quella realtà da cui esso ci allontana, possiamo imparare a godere della vita e delle cose che ci stanno intorno.
Consiglio a tutti la lettura estremamente semplice e al tempo stesso illuminante di questo libro... il quale non manca di affrontare la vita con una enorme risata. Buona lettura


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martedì 16 novembre 2010

MEDITAZIONE DINAMICA... OSHO

CONSIGLIATO:
«Tutto può essere meditazione» ha sempre detto Osho, chiarendo: «Senza meditazione l'uomo è malato: in lui manca qualcosa, non è integro. È una semplice folla di pensieri senza alcun centro: il benessere nasce solo quando si è centrati, radicati, stabilizzati».
Per rendere accessibile e comprensibile questa intuizione millenaria, Osho ha ideato tecniche di Meditazione Attiva che uniscono i bisogni e la realtà dell'uomo moderno alle comprensioni dell'Oriente, permettendo di connettersi con il proprio centro a partire da dove si è e da ciò che si è.
Osho è anche fautore di una rivoluzione senza precedenti; egli infatti, ha sradicato l'idea che sia l'uomo a doversi adattare a una tecnica specifica, offrendo una vasta gamma di possibilità fra le quali cercare quella più adatta al singolo individuo; inoltre non propone nulla in quanto rituale slegato dalla vita quotidiana: passo dopo passo è possibile imparare a "essere in meditazione" in ogni ora del giorno, in tutti i gesti della giornata.
È sufficiente, spiega Osho, introdurre una presenza consapevole nelle proprie azioni: «La meditazione educa semplicemente a un nuovo stile di vita: tu non sei colui che agisce, sei colui che osserva».

lunedì 15 novembre 2010

IL VELO DI MAYA...

"La felicità accade ... Non la puoi manovrare, non la puoi fabbricare, non la puoi organizzare: la felicità è qualcosa che va al di là del tuo sforzo, è al di là di te. D'altra parte, anche mentre stai scavando un buco in giardino, se sei totalmente assorbito in quell'attività - se scordi il mondo intero, incluso te stesso - ecco che essa appare. La felicità è sempre con te"     Tratto da "La Gioia" di Osho

COMMENTO: La felicità non è un concetto mentale e pertanto non la si può afferrare nè tantomeno ricercare con una mera attività intellettuale. Il velo dei pensieri impedisce di scorgere la Felicità, l'Estasi, l'Essere, o in qualunque altro modo la si voglia chiamare.Gli antichi parlavano del Velo di Maya per intendere proprio questo: l'illusione prodotta dalla nostra mente e dal suo meccanismo duale. La mente è uno strumento utilissimo ma come detto più volte in altri post, non deve dominarci.
In ogni caso non sono un maestro illuminato... posso solo consigliare la lettura di questo post... ma la verità non segue regole precise e credo che ognuno debba intraprendere la propria strada.

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sabato 13 novembre 2010

OSHO: ANSIA

CONSIGLIATO:
Non hai mai notato una cosa? Il presente è sempre qualcosa di ricco e di estatico, di vivo e di vitale. Le preoccupazioni sono sempre create o da ciò che volevi fare in passato, e non sei riuscito a fare, oppure da ciò che vorresti fare in futuro, e non sai se sarai in grado di fare o meno. Non hai mai notato, non hai mai osservato da vicino questa semplice verità: nel presente non esistono sofferenze, non esistono preoccupazioni. Per questo il presente non disturba la mente, è l’ansia a disturbarla.

Nel presente non esiste alcuna sofferenza. Il presente non conosce alcuna sofferenza: è un istante così minuscolo da non poter inglobare alcuna sofferenza. Nel presente può entrare solo il paradiso, non l’inferno. L’inferno è troppo grande! Il presente può solo essere pace, può solo essere felicità.



Ho sentito raccontare che una vecchia signora stava viaggiando su un autobus. Era molto ansiosa, si rodeva dalla preoccupazione e chiedeva continuamente a quale fermata erano arrivati. Un altro signore, seduto accanto a lei, le disse: “Si rilassi, non si preoccupi. Il conducente annuncerà sempre la fermata, e se anche questo non la rassicura, può dirgli a quale fermata vuole scendere, lui lo terrà presente e lei si potrà rilassare”.
E quell’uomo chiamò il conducente, e la donna gli parlò: “Se ne ricordi, per favore, non voglio perdere la mia fermata… devo arrivare con urgenza a destinazione”.
Il conducente la tranquillizzò: “Va bene, lo terrò a mente. Anche se lei non me lo chiedesse, comunque annuncerei le fermate. Ma ora ne prenderò nota e verrò ad avvisarla personalmente quando saremo alla sua fermata. Ma si rilassi, non sia così preoccupata!”
La donna era tutta sudata e tremava per la tensione, disse: “Oh grazie, la prego di ricordarsene: io devo scendere al capolinea”.
Ebbene, se deve scendere al capolinea, perché preoccuparsi tanto? Come potrebbe mancarlo? È impossibile che le sfugga! Nel momento in cui ti acquieti, nel momento in cui ti rilassi, riconosci che l’esistenza è già in movimento, è già diretta verso vette più elevate. E tu ne fai parte! Non occorre che tu abbia ambizioni personali.
Questo è rilassamento: riposarsi, lasciar cadere ogni meta privata, abbandonare la mente che vuole sempre conquistare qualcosa, tutte le proiezioni dell’ego. E a quel punto la vita è un mistero: i tuoi occhi saranno colmi di meraviglia; il tuo cuore sarà colmo di stupore.
Noi non dobbiamo diventare qualcosa: lo siamo già. In breve, questo è l’intero messaggio di coloro che si sono risvegliati: tu non devi realizzare qualcosa, ti è già stato dato. È un dono di Dio. Tu sei già dove dovresti essere, non puoi essere altrove. Non esiste alcun luogo dove andare, nulla da realizzare.
E poiché non esiste un luogo verso cui dirigersi e nulla da conquistare, puoi celebrare.

E a questo punto non esiste più alcuna fretta, nessuna preoccupazione, nessuna ansia, nessuna angoscia, nessuna paura di essere un fallimento. Non puoi fallire. La natura stessa delle cose lo rende impossibile, poiché non si pone affatto il problema di avere successo. E il segreto dell’illuminazione è tutto qui: accade in un profondo stato di quiete.
Fonte: http://www.fiumesilente.com/
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Il Potere di Adesso , Eckhart Tolle Ti consiglio di leggerlo...

OSHO: IL GIORNALISTA SANO

Osho, che cos’è il giornalismo sano? Il giornalismo può sopravvivere solo sulle notizie positive? Per favore parlaci della tua visione sulle responsabilità dei media.
Per giornalismo sano, intendo un giornalismo che nutre tutta la personalità dell’uomo: il suo corpo, la sua mente, la sua anima. Un giornalismo che abbia a cuore la creazione di una umanità migliore e non solo il semplice riportare ciò che succede. Il giornalismo non dovrebbe essere solo un mezzo per divulgare le notizie, dovrebbe essere anche grande letteratura: a quel punto è sano. Anche il giornale di ieri dovrebbe restare in qualche modo valido, così che si possa leggerlo anche oggi. Non dovrebbe essere così momentaneo. Ma se è solamente un mezzo per le notizie, allora è naturale che una volta passato quel giorno, le notizie non siano più nuove.
Si dovrebbe fare qualcosa che non diventi mai vecchio, che rimanga sempre nuovo. Questo è ciò che è la grande letteratura.
Gli scritti di Dostojevskj, oppure quelli di Leo Tolstoj, di Anton Cecov o di Turgenjev, di Rabindranath Tagor, resteranno significativi fino a quando esisterà l’umanità, più freschi che mai. Qualcosa nel giornalismo dovrebbe possedere quella qualità e quella qualità può essere sviluppata....
Può esserci spazio per le notizie, ma queste dovrebbero avere un’importanza secondaria. Perché cosa sono quei notiziari? Che effetto avranno? Qualcuno ruba, qualcun altro si suicida: che ragione c’è di farne una notizia? Perché riportare una notizia senza che sia necessaria? Riempite lo spazio dei giornali con cose assolutamente non essenziali.
Fateci entrare l’essenziale. Esistono i poeti, i pittori, gli scrittori, ci sono dei giganti spirituali: potete farli entrare tutti nel giornale. Dovrebbero avere la parte maggiore… e la politica dovrebbe essere in terza pagina, o nella quarta, o magari in nessuna pagina! Avete gonfiato così tanto questi politici, dato loro un’attenzione così esagerata, che tutta la nazione ne soffre. Tutto il mondo sta soffrendo a causa di queste persone e dovrete prendervi la responsabilità di tutto questo. Queste persone dovrebbero essere ridimensionate e messe al loro posto. Essere il presidente di una nazione non significa un granché. È importante se è o meno un grande presidente. La questione è la qualità. Un presidente, solo per il fatto di essere presidente, non è un granché, ma la sua qualità… Parlate delle qualità, non della personalità. Un primo ministro, solo per il fatto di essere il primo ministro, non significa molto. Parlate delle sue qualità: che cosa ha fatto per il paese, che cosa è capace di fare? Provocatelo affinché lo faccia.
I giorni continuano a passare… ho visto questi quaranta anni passare. Tutta la mia famiglia era coinvolta nella lotta per l’indipendenza, sono stati tutti in prigione per questo; e noi da bambini ne abbiamo sofferto. Quando ero piccolo chiedevo a mio padre: “Sei sicuro che verrà questa libertà per la quale stai combattendo? È possibile che gli inglesi se ne vadano, ma sei sicuro che quelli che li rimpiazzeranno saranno migliori? Capisco che stai combattendo contro la schiavitù, ma non penso che tu abbia alcuna idea che stai combattendo per la libertà: non hai un programma positivo, concreto!”.
Tutto il movimento di liberazione in India non aveva un programma. E il risultato è che sono passati quaranta anni e il paese è caduto sempre più in basso. Quando ho cominciato a parlare trent’anni fa, la popolazione di questo paese era di quattrocento milioni. Ho parlato in favore dei metodi anticoncezionali e mi hanno preso a pietrate, i miei discorsi sono stati interrotti. E quando sono tornato in quella città non mi è stato permesso di scendere dal treno: duecento integralisti indù hanno circondato il treno per impedirmelo. E ora la popolazione del paese ha raggiunto i novecento milioni. Alla fine di questo secolo passerà il miliardo. Per la prima volta nella storia, l’India sorpasserà la Cina. Fino adesso, la Cina era il paese più stupido, ora sarà l’India al primo posto. La Cina adesso è riuscita a ridurre la sua popolazione, ma i politici non hanno fegato, non hanno coraggio; hanno paura di dire la verità alla gente, perché devono prendere voti. I giornalisti non dovrebbero aver paura di nessuno; voi non dipendete dai voti di nessuno. Dovreste portare la verità. Dovreste dir loro: “State facendo figli, ma in realtà state creando morte. Per la fine del secolo metà della nazione – e ciò significa cinquecento milioni – morirà di fame. Una persona su due. Sarete circondati dai cadaveri. Cosa stanno facendo i vostri politici?
Ma se parlo a favore del controllo delle nascite, i preti mi condannano e i politici cercano di distruggere i miei sforzi, perché va contro le superstizioni religiose della gente. Nessun politico ha il coraggio di venire a farmi visita, di incontrarmi. Indira Gandhi aveva chiesto di incontrarmi… per sei volte prese appuntamento per venire a trovarmi e il giorno prima lo cancellava. Alla fine ho mandato la mia segretaria a chiederle: “Che storia è questa? Se vuoi venire, vieni; se non vuoi venire, nessuno ti ha invitato. Stai continuando a chiedere…”. E lei disse alla mia segretaria: “I miei colleghi non me lo permettono. Dicono che venire da te è pericoloso per il mio futuro nella politica. Perché non mi voterà più nessuno!”. Gli shankaracharya, gli imam e i vescovi ritireranno i loro voti, se vengono a sapere che un uomo politico è venuto da me.
E una delle cose più incredibili è che nessuno di loro ha il coraggio di accettare la sfida di una discussione con me. Continuo a sfidarli, dicendo che sono pronto per un dibattito pubblico con qualsiasi persona e su qualunque soggetto e questi codardi… nessuno si fa vivo.
I giornalisti dovrebbero rendere pubbliche le notizie che riguardano persone che stanno combattendo battaglie poco conosciute, perché le cause impopolari sono il futuro dell’uomo. La lotte per le cause conosciute da tutti sono l’eredità del passato, ormai marcia. I politici non possono avere tanto coraggio, ma i giornalisti sì. E dovrebbero averlo! Questo genere di giornalismo io chiamo “sano”.
Tu chiedi. “Il giornalismo può sopravvivere su notizie positive?” Non sto dicendo questo. Dico semplicemente di non cercare di sopravvivere solo sulle notizie negative. Date spazio al positivo, in tutta la sua bellezza e mettete il negativo come sfondo, non ci si dovrebbe focalizzare sul negativo. Io non voglio che siate solo positivi, voglio che siate realisti.
Il negativo è parte della vita, sì, la morte è parte della vita. Ma ciò non vuol dire che dobbiate mettere il cimitero nel bel mezzo della piazza del mercato. Fate il vostro cimitero fuori città, dove andate solo una volta e non ci tornate. Perché non lo fate in mezzo al Bazar così che tutti possano vedere ogni giorno i cadaveri che vengono bruciati! Non rendere le persone troppo impaurite dalla morte. Non creare delle fobie attraverso il negativo. Questo sto dicendo. Non sto dicendo che i media debbano sopravvivere solo sulle notizie positive. Questo sarebbe sbagliato, sarebbe solo una delle due metà. Il negativo dovrebbe essere portato alla luce, ma non essere enfatizzato. Dovrebbe invece venir criticato. Si dovrebbe dare energia al positivo e condannare il negativo. In questo modo non sei solamente positivo, porti tutte due le cose… Ma la parte negativa è brutta.
Nella vita continuiamo a mettere il positivo in primo piano e il negativo in secondo piano. L’attitudine di un giornalismo sano dovrebbe essere la stessa: l’enfasi dovrebbe essere sul positivo, il negativo dovrebbe essere usato solo come contrasto per arrivare al positivo, non dovrebbe essere enfatizzato, perché nella mente delle persone crea l’idea che la vita sia fatta solo di cose negative. E questo è un pericoloso cancro dell’anima.
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venerdì 12 novembre 2010

AFORISMI ECKHART TOLLE

La maggior parte del dolore umano è superflua . Si crea da sé fintanto che a gestire la vostra vita è la mente non osservata . Il dolore che voi create adesso è sempre qualche forma di non accettazione , qualche forma di resistenza inconsapevole a ciò che esiste . A livello del pensiero , la resistenza è una qualche forma di giudizio . A livello emozionale , è una qualche forma di negatività . L'intensità del dolore dipende dal grado di resistenza al momento presente , e questo a sua volta dipende dalla forza con cui vi identificate con la vostra mente . La mente cerca sempre di negare l'adesso e di sfuggirlo . In altri termini , più voi vi identificate con la vostra mente , più soffrite . Oppure possiamo metterla così : più siete in grado di onorare e di accettare l'Adesso , più siete liberi dal dolore , dalla sofferenza , nonché liberi dalla mente egoica..'
'..Non opporre resistenza alla vita significa essere in stato di grazia , serenità e leggerezza . Questo stato allora non dipende più dal fatto che le cose siano in un certo modo , siano bene o male..Quando vi siete identificati con qualche forma di negatività , non volete lasciarla andare , e a un livello profondamente inconsapevole non volete un cambiamento positivo . Minaccerebbe la vostra identità di persone depresse , incollerite o trattate duramente . Allora ignorerete , negherete o saboterete il positivo della vostra vita . Questo è un fenomeno comune . E' anche folle..'
 Fonte: Il potere di adesso (Eckhart Tolle)
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mercoledì 10 novembre 2010

STORIA ZEN... FELICITA'

Il giovane Uddikku era giunto all'eta' nella quale si sentiva un "uomo" e pronto ad affrontare la vita.
Alla fine dell'ultima estate della sua giovinezza decise di salire sulla montagna vicino casa sua. Ne aveva già scalate diverse, ben più alte, ma mai quella così vicina.
Chiese informazioni agli anziani del villaggio, ma tutti gli sconsigliarono di salire su quella cima. Naturalmente il giovane non rinunciò ed un giorno cominciò l'ascesa.
Poco prima di essere in vetta gli parve di udire un lamento venire da un fosso. Subito si affacciò ed in fondo al fosso vide un uomo, che si lamentava perché era caduto nel fosso, si era ferito e così non poteva risalire. Uddikku Non ci pensò due volte e si precipitò ad aiutarlo. Rischiando non poco, riuscì a portarlo in salvo. Solo allora si avvide che il malcapitato era troppo basso: ... doveva essere uno gnomo...
Uddikku ebbe paura, ma lo gnomo gli disse che non gli avrebbe fatto del male e che anzi – riconoscente - in cambio dell'aiuto avuto, e grazie ai suoi poteri, gli avrebbe assicurata la vita più bella che egli desiderava. Bastava che Uddikku gliela descrivesse.
Uddikku non seppe chiedere niente, non aveva mai pensato a cosa voleva esattamente dalla vita. Lo gnomo gli rispose: "Bene, allora ti esporrò molte belle vite possibili e tu alla fine liberamente sceglierai!".
Si sedettero e parlarono per ore, forse giorni.
Alla fine Uddikku scelse e tornò a valle - in mezzo alla gente - a vivere la sua bellissima vita.
Oggi Uddikku è un uomo realizzato, soddisfatto della sua vita e quasi felice. Talvolta però, la notte, gli vengono in mente tutte le possibili vite che non ha vissuto.
Gli gnomi - si sa - sono cattivi.
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domenica 7 novembre 2010

SEI GIA' LIBERO... QUI E ORA

consiglio di lettura:
La Mia Vita con Osho
Le sette porte del cammino spirituale
Voto medio su 1 recensioni: Da non perdere
"Sei già libero"
Un giorno al maestro Seng-ts'an si presentò un giovane che dichiarò: "Vengo da te perché cerco la liberazione".
"Chi ti ha incatenato?" gli domandò il maestro.
"Nessuno."
"Allora, sei già libero".
Lo stato di realizzazione passa attraverso una fase di conoscenza. Ma non si tratta di una conoscenza letterale, culturale, intellettualistica. È un sapere che non ha a che vedere con qualcosa in particolare, piuttosto che qualcos'altro: è essenzialmente - appunto - un realizzare. Quando si dice: "Ho realizzato che...": è come dire di averlo capito, ma non solo a un certo livello, bensì totalmente, integralmente, con tutto me stesso. L'ho realizzato, quindi non ne sono più separato, ma l'ho fatto completamente mio: è duplice la realizzazione. Cioè ciò che realizzo, realizza me stesso: questa conoscenza, questa gnosi, è anche una trasformazione. Ma la trasformazione avviene su un piano puramente relativo, soggettivo: non è qualcosa di pienamente reale, oggettivo. C'è e non c'è. Perché non c'è? Perché non si tratta di passare da un piano a un altro: soprattutto non è la costruzione di qualcosa, non è l'ottenimento di una novità. Per l'ennesima volta: non è un passare da un certo stato a un altro. È invece un accorgersi, un aprire gli occhi.
Realizzi ciò che è, ciò che già c'era. Di nuovo: è un accorgersi. La ricerca stessa di una liberazione è prodotta dal non-accorgersi. Appena realizzi la non opportunità di porti questo problema, realizzi anche il tuo stato originario di libertà. Pensavi di essere incatenato, ma era solo un tuo giudizio: ora hai fatto piazza pulita, le catene erano illusorie, e allora sei libero. Sei diventato libero: ma solo nel senso che è ora che l'hai realizzato; non che prima tu fossi meno libero. Semplicemente c'erano ostruzioni che ti impedivano di vederlo, di capirlo, di sentirlo: di realizzarlo. È per questo che non dice "Sei libero", ma "Sei già libero".
Ed è per lo stesso motivo che la meditazione è sia investigazione-conoscenza che realizzazione: non cambia nulla, non trasforma niente. Semplicemente: vede, si accorge, realizza. Realizza principalmente che quel 'chi' della frase "Chi ti ha incantenato?" è inesistente. Cercavi gli occhiali per la casa, ma erano semplicemente sulla tua testa!

sabato 6 novembre 2010

ESERCIZIO: LASCIA FLUIRE I TUOI PENSIERI



Prima di leggere questo post ti consigliamo la lettura di: The Zone:Oltre il veloUn libro giallo che, pur rimanendo tale, tratta indirettamente dell'esperienza nel qui e ora, in maniera - secondo noi - più appassionante di tanti altri testi specifici sul tema.

Prova per un giorno a lasciar fluire i tuoi pensieri.
Cosa intendo per fluire? Supponiamo che in questo periodo tu sia afflitto da una qualche sega mentale e non riesci a pensare ad altro, ad esempio il tuo partner ti ha lasciato oppure il lavoro va male, ecc... Supponiamo dunque che la tua mente sia focalizzata per gran parte della giornata su pensieri che non vorresti avere.
Come fare a liberarsene? Esiste un modo per lasciar andare i pensieri disturbanti? La risposta è si, a patto che tu riesca a lasciar fluire i tuoi pensieri senza macchinarci su,senza giudicarli nè come buoni nè come cattivi pensieri, senza cercare di trovare una soluzione con la tua stessa mente(infatti come può la mente risolvere un problema creato dalla mente stessa????)
Finora hai provato a risolvere il problema pensandoci, cercando di trovare soluzioni, macchinandoci sopra, riesumando immagini mentali che hanno solo avuto lo scopo di consolidare in te il ricordo negativo di un'esperienza o la paura per una data situazione. Senza rendertene conto tu stesso ogni giorno hai fatto di tutto per consolidare la tua sega mentale. Infatti i circuiti neuronali legati a quel tuo ricordo, a quel tuo stress o paura sono stati rafforzati perchè, cercando di risolverli con la mente stessa, li hai costantemente focalizzati, messi a fuoco, rivissuti con intensità emotiva e sei diventato uno schiavo in balìa dei tuoi pensieri.
Cosa fare dunque? Abbiamo detto di LASCIAR FLUIRE I PENSIERI.
Come si fa?
Prova(iniziamente per un'ora) a non risolvere i tuoi problemi macchinandoci su, sarai tentato a farlo, la mente ti tenterà in tutti i modi, ti farà credere che è importantissimo che tu pensi al problema in quel preciso momento e che magari questa volta potresti essere a un passo dalla soluzione. E' solo un inganno.
Tu lascia fluire i tuoi pensieri, lascia che la mente faccia affiorare immagini, voci o ricordi ma NON MACCHINARCI SU, NON SEGUIRE QUEI PENSIERI, OSSERVALI E BASTA, NON INDIRIZZARLI DA NESSUNA PARTE, NON GIUDICARLI, OSSERVALI COME OSSERVERESTI UN ALBERO. All'inzio sembra impossibile ma il meccanismo una volta appreso è una chiave che porterai dietro per tutta la vita e in qualunque problema. Per iniziare fai questo lavoro per un'ora soltanto.
Potresti obiettare: ma così non si diventa distaccati e indifferenti?
Assolutamente no, in questo modo si ridiventa padroni della propria testa, perchè la mente è un magnifico strumento ma non deve dominarci.
Quando siamo avvolti dai nostri pensieri e non vediamo gli altri e le cose che ci stanno intorno poichè totalmente presi dai nostri problemi... credo che quella sia la vera indifferenza.
Riuscendo invece a far fluire i pensieri sarai nel qui e ora, molto più attento, presente e disponibile alla vita REALE e non a quella mentale.
Prova per un'ora a lasciar fluire i tuoi pensieri, e non ti stressare se all'inizio non riuscirai a farlo. E' solo questione di tempo e pratica.
Si deve solo COMPRENDERE...
Per approndire rimando a un altro articolo: ELIMINARE LE SEGHE MENTALI





giovedì 4 novembre 2010

BUDDHA: IL RETTO SFORZO

 Riporto le parole del Buddha quando si riferisce alla pratica del Retto Sforzo, uno degli Otto Nobili Sentieri.
Fratelli, so che la vostra attenzione è imprigionata nel mondo immaginario del vostro pensiero.
Fratelli, so che guardare dentro voi stessi richiede uno sforzo di volontà.
Fratelli, fate lo sforzo di guardare dentro voi stessi.
Fratelli, facendo lo sforzo di guardare dentro voi stessi vi libererete dai fantasmi del vostro pensiero.
Allora la vostra attenzione potrà rivolgersi alla realtà che vi circonda ed essa si rivelerà a voi in tutta la su bellezza e la sua gioia.
Scoprirete che nella realtà non vi è sofferenza: la sofferenza è soltanto nel vostro pensiero.

Siddharta Gautama Sakyamuni detto “il Buddha”

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OSHO: CONSAPEVOLEZZA

CONSIGLIATISSIMO:
Il lasciarsi andare è una comprensione profonda del fenomeno che siamo parte di un’unica esistenza. Non possiamo permetterci di avere un ego separato; siamo tutt’uno con il Tutto. Ed esso è vasto, immenso.

La tua comprensione ti aiuterà ad andare con il Tutto, dovunque vada. Non hai una meta separata dal Tutto e il Tutto non ha una meta. Non sta andando da nessuna parte.

La comprensione del lasciarsi andare ti aiuta a essere semplicemente qui, senza mete, senza nemmeno pensare ad ottenere qualcosa, senza conflitti o lotte, sapendo che lottare con te stesso è stupido.



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