lunedì 6 dicembre 2010

I conflitti della dualità – Jiddu Krishnamurti

Fonte. http://eliotroporosa.blogspot.com/


















Qualsiasi conflitto, che sia fisico, psicologico o intellettuale, è uno spreco di energia.
E’ straordinariamente difficile rendersene conto e liberarsi da ogni conflitto, perché quasi tutti noi siamo stati educati a lottare, a fare sforzi.
Questa è la prima cosa che ci insegnano a scuola: fare sforzi. Così continuiamo a lottare e a sforzarci per tutta la vita. Per essere buoni è necessario lottare; bisogna combattere il male, bisogna essere capaci di resistere, di controllarsi.
Così, in qualsiasi campo, da quello dell’educazione a quello sociologico o religioso, agli esseri umani si insegna a lottare.

Vi dicono che per trovare Dio dovete lavorare, dovete sottoporvi a una disciplina, dovete praticare degli esercizi, dovete torturare la vostra anima, tormentare la vostra mente e il vostro corpo; dovete rifiutare, reprimere; non dovete guardare certe cose; dovete lottare, lottare sempre per ottenere qualcosa al cosiddetto livello spirituale, che in realtà non è affatto spirituale! Così nella società ognuno si preoccupa solo di se stesso e della propria famiglia .

… In qualunque direzione ci muoviamo, noi non facciamo altro che sprecare energia. E questo spreco di energia è fondamentalmente conflitto: un conflitto tra quello che “devo” o “dovrei” fare e quello che “non devo” o “non dovrei” fare. Quando si è creata una dualità, il conflitto diventa inevitabile.

Allora bisogna capire la dualità, come si produce e come funziona. E’ evidente che ci sono l’uomo e la donna, il rosso e il verde, la luce e il buio, l’alto e il basso; questi sono fatti. Ma è quando facciamo uno sforzo per separare l’idea dal fatto che sprechiamo energia.
 

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