sabato 28 febbraio 2015

Significato Occidentali's Karma


Francesco Gabbani, vincitore del Festival di Sanremo 2017, con la sua "Occidentali's Karma" che alcuni amano chiamare la canzone della scimmia che balla nuda... ed altri invece...

Fonte Immagine: https://no.wikipedia.org/wiki/Fil:Il-vincitore-del-festival-di-sanremo-2017-e-francesco-gabbani-con-occidentali-karma.png

Altri come noi, i più intellettuali (nei caffè), evidenziano i numerosi riferimenti culturali e spirituali all'interno del testo.
Ma esiste un'interpretazione unica del testo di Gabbani?

E, qualora esistesse, importa davvero dare una spiegazione a senso unico da sfoderare sui social dopo aver fatto finta di avere da sempre sul proprio comodino una copia del libro "la scimmia nuda" firmata da Desmond Morris in persona?

Non potremmo fare a meno di atteggiarci ad internettologi?
La risposta è: oggi no e, per tale motivo, con l'aiuto del web e non solo, provo a dare una LIBERA e PERSONALE interpretazione. Partendo dal testo:

Francesco Gabbani
Occidentali’s Karma
di Fr. Gabbani - F. Ilacqua - L. Chiaravalli - Fr. Gabbani - Fi. Gabbani - L. Chiaravalli
Ed. BMG Rights Management (Italy)/Baby Angel Music/The Saifam Group/Music Union 
Milano - Bergamo - Lugagnano di Sona (VR) - Milano


Essere o dover essere
Il dubbio amletico
Il dilemma dell'Uomo Moderno cambia l'alternativa shakespeariana tra essere e non essere.
L'uomo ha da sempre la necessità di essere "consapevole", di realizzarsi spiritualmente ma oggi confonde tutto ciò con il dover essere, con l'apparire, con lo status sociale, che sono cose ben diverse.
Erich Fromme chiedeva nel suo libro "Avere o Essere"? Oggi la risposta è una: devi essere e, per essere, devi avere. Devi avere anche la tua ora di realizzazione spirituale il sabato pomeriggio a 40 euro l'ora.

Contemporaneo come l’uomo del neolitico
Il dilemma di cui sopra si perde nella notte dei tempi e si ripropone oggi più attuale che mai.

Nella tua gabbia 2x3 mettiti comodo
Può far pensare alle misure di un  tappeto da meditazione oppure alle offerte 3x2 e quindi al consumismo che crea bisogni innaturali rispetto ai quali siamo prigionieri in gabbia.

Intellettuali nei caffè
Internettologi
Il dover essere si manifesta anche in questo modo... dover essere qualcuno e dire la propria sempre e comunque.

Soci onorari al gruppo dei selfisti anonimi.
Il Self per sua natura (Farsi un self, una foto di se stessi) non può essere anonimo...  eppure siamo invasi da visi di selfisti... per noi anonimi.

L’intelligenza è démodé
Risposte facili
Dilemmi inutili.
La vera intelligenza e le vere risposte sono poche ma non mancano le domande ed i problemi inutili.

AAA cercasi (cerca sì)
Storie dal gran finale
Sperasi (spera sì)
Si paragona la vita ad un annuncio sul mercatino la cui richiesta è rivolta a trovare qualcuno che ci faccia vivere una storia da film con un gran finale omologato ed uguale per tutti.

Comunque vada panta rei
And singing in the rain.
Comunque vada tutto scorre diceva Eraclito, ed aveva ragione, tutto è impermanente (vedi un certo Buddha).
Danziamo sotto la pioggia  e assaporiamo il momento, in Sicilia si direbbe "futtitinni" (fregatene, sii spensierato, rilassati), qui e ora.

Lezioni di Nirvana
C’è il Buddha in fila indiana
Per tutti un’ora d’aria, di gloria.
Si va a lezioni di yoga, meditazione, va di moda oggi, e forse si occidentalizza un pò...
In realtà la meditazione "può accadere" in qualsiasi momento della giornata e non va relegata ad un'ora la settimana a 40 euro a botta. Siamo riusciti anche a mettere fretta al Buddha...

La folla grida un mantra
L’evoluzione inciampa
Col il termine mantra si pensa ad un suono soave, prolungato, solenne e non certamente ad un urlo che ben si adatta con la voce della modernità (vedi Munch).

La domanda è: si evolve spiritualmente seguendo queste discipline (meditazione, yoga, ecc..)?
La risposta potrebbe essere: "si inciampa" in un percorso che porta ad una evoluzione di fatto: spirituale oppure... semplicemente ci si rilassa...

La scimmia nuda balla
Occidentali’s Karma.
La scimmia nuda è il titolo di un famoso libro dell'etologo Desmond Morris, in cui l'autore mette in risalto le somiglianze tra l'uomo e i suoi antenati pelosi.

Da notare: nella prima serata Gabbani ha un maglione peloso (che ricorda i peli di una scimmia) di colore arancione.

Ah già l'arancione... il Buddha indossava abiti arancioni, così ancora oggi fa il Dalai Lama.
Goku protagonista della serie "Dragon Ball" ed il figlio Goan sono vestiti con una tunica e pantaloni arancioni. E poi sia Goku che Goan si trasformano in uno "Scimmione Nudo".
E non dimentichiamo i Sannyasin di Osho (gli “Arancioni”appunto).

Il Karma invece è la conseguenza delle azioni compiute da ogni essere vivente, che influisce sul tipo di rinascita nella vita successiva, il Karma è quindi legato alle azioni compiute, al movimento dell'uomo nel mondo, ben espresso anche dal balletto che richiama movimenti semplici e ripetuti quasi da uomo delle caverne.

Durante le successive serate sanremesi Gabbani diventa una scimmia e la scimmia indossa il maglione di Gabbani, quasi a voler sottolineare la "fusione" tra i due e nello stesso tempo il tentativo di evolvere e superare il proprio Karma animale.

Piovono gocce di Chanel
Su corpi asettici
Mettiti in salvo dall’odore dei tuoi simili.
Su corpi impersonali, freddi, si posano le gocce di un profumo che dovrebbe distinguere dalla massa, in quanto ambìto (dalla massa) e verso cui (anche incosciamente) si affidano le pretese di una affermazione del proprio status per distinguersi "dall'odore" dei propri simili.

Tutti tuttologi col web
Coca dei popoli
Oppio dei poveri.
In molti, anche lo scrivente, si affidano al web per dare risposte. Nè giusto nè sbagliato, è semplicemente così.
Di fatto il web può divenire una dipendenza, piacevole come il caffè se non limita l'uomo ma lo stimola, altrimenti è droga.

Marx nella critica alla filosofia del diritto di Hegel considerava la religione oppio dei popoli che nel testo della canzone diventano poveri, potendo intendersi nel senso di povertà spirituale.

AAA cercasi (cerca sì)
Umanità virtuale
Sex appeal (sex appeal)
Si cercano e si stringono amicizie virtuali, spesso mostrando sul web il miglior lato di sè, citando frasi di spiccata moralità o mostrando primi piano da urlo (e spesso vedere selfie di labbra pronunciate di uomini o donne over 50 comporta un discreto spavento).

Quando la vita si distrae cadono gli uomini.
Occidentali’s Karma
Occidentali’s Karma
La scimmia si rialza.
Non sono gli uomini a cadere, ma è la vita che distraendosi fa cadere gli uomini, parafrasando Gibran ne "il Profeta" voi siete l'arco che viene teso dall'arciere della vita.

L'uomo cade e ricomincia da zero, dall'inizio: la scimmia si rialza, così da sempre nel ciclo infinito/finito di Rinascita.

Namasté 
Modo di salutare originario dell'India, accompagnato dal gesto di unire le mani all'altezza del petto, del mento o della fronte, con un leggero inchino col capo.

Le lezioni di yoga terminano sempre con la parola namasté.
“Namas” = prostrarsi, inchinarsi, salutare;
“Te” = “a te”
In particolare nello Yoga con tale saluto che si scambia reciprocamente si vuole riconoscere la sacralità che c’è in ognuno di noi.

Alé
Fa pensare all'espressione di incoraggiamento, per dire forza (in Spagnolo Alè=forza!), andiamo avanti,  dal francese allez ‘andate’.
Avanziamo, Evolviamo...

Infine occhio all'immagine di copertina del singolo: per metà Gabbani è vestito con una tunica buddista e per l'altra metà appare "occidentalizzato", con un cellulare in mano nell'atto di fare un selfie, con la testa girata per guardare il proprio sè sullo schermo, ma non il vero IO che si trova all'interno.

Urge un prossimo singolo con la testa in equilibrio e si completa il cerchio...zen.




lunedì 23 febbraio 2015

Meditazione sul respiro Dalai Lama


Certo la vita in Occidente è molto affannata e piena di distrazioni. Ma volendo, se ci si impegna, si riesce a ritagliare spazi per l’attività spirituale. Io dico sempre che, invece di fare lunghi weekend o le ore piccole per divertirsi, ci si può svegliare presto la mattina e godersi le emozioni della natura che si risveglia. In linea di massima, il respiro durante la meditazione viene utilizzato per calmare la mente e sviluppare pace interiore. Il primo passo da compiere per meditare è di eliminare le distrazioni e rendere la nostra mente più chiara e lucida. Scelto un posto tranquillo e seduti in una posizione confortevole (magari a gambe incrociate) con la schiena ritta, chiudiamo gli occhi e cominciamo a concentrare l’attenzione sul nostro respiro. Respiriamo naturalmente, preferibilmente attraverso le narici; cerchiamo di divenire consapevoli della sensazione del nostro respiro mentre entra ed esce dalle nostre narici. Questa sensazione è l’oggetto della meditazione. L’obiettivo è di concentrarsi completamente su di essa escludendo tutto il resto. All’inizio, la nostra mente sarà molto irrequieta e impegnata da tanti pensieri, e ci potrebbe sembrare che la meditazione la affolli ulteriormente; ma in realtà stiamo semplicemente divenendo maggiormente consapevoli di quanto sia stressata la nostra mente. Saremo tentati di seguire i diversi pensieri che sorgeranno inconsciamente, ma dovremo resistere lasciandoli andare per la loro strada concentrandoci sulla sensazione del respiro. Se c’accorgiamo che la nostra mente s’è allontanata e sta seguendo i nostri pensieri, dovremmo immediatamente tornare a concentrarci sul respiro. Ripeteremo l’operazione tante volte quanto sarà necessario. Se continueremo pazientemente per questa strada, gradualmente le nostre distrazioni si faranno da parte e sperimenteremo un senso di pace interiore e rilassamento. La nostra mente sarà più lucida e pronta, conferendoci una sensazione di freschezza. Quando il mare è agitato vengono a galla i sedimenti e l’acqua diviene torbida, ma non appena il vento si placa, il fango sparisce e l’acqua diviene cristallina. Allo stesso modo, quando l’altrimenti incessante flusso di pensieri viene calmato attraverso la concentrazione sul respiro, la nostra mente diviene insolitamente lucida e rilassata. Anche se questo tipo di meditazione è uno stadio solamente preliminare, può rivelarsi decisamente efficace, dimostrandoci che è possibile sperimentare pace interiore e soddisfazione semplicemente controllando la mente, senza dover minimamente dipendere dalle condizioni esterne. Questa sensazione di benessere può essere di notevole aiuto per combattere le difficoltà della vita quotidiana. Quasi tutto lo stress e la tensione che sperimentiamo normalmente proviene dalla nostra mente, e tale stress può aggravare molti problemi, in primis di salute. Facendo anche solo dieci-quindici minuti al giorno di respiro meditativo, saremo in grado di ridurre di molto tale stress. Le situazioni difficili ci appariranno più semplici da risolvere, ci sentiremo più rilassati e ben disposti verso gli altri, e dunque anche le nostre relazioni col prossimo miglioreranno.
(Dalai Lama)

Se ti è piaciuto questo post ti consigliamo di leggere: The Zone:Oltre il veloUn libro giallo che, pur rimanendo tale, tratta indirettamente dell'esperienza nel qui e ora, in maniera - secondo noi - più appassionante di tanti altri testi specifici sul tema.

martedì 17 febbraio 2015

Racconto taoista di Derek Lin

Una conversazione tra onde di Derek Lin tradotto da Alessandro Zampagna
Fonte: http://www.taoism.net/it/waves.htm


C’era una volta una piccola onda che era triste. “Sono così infelice” si lamentava. “Le altre onde sono grandi e potenti, mentre io sono piccola e debole. Perché la vita è così ingiusta?”

Un’altra onda, passando da quelle parti, sentì la piccola onda e decise di fermarsi. “La pensi così solo perché non hai visto chiaramente la tua ‘natura autentica’. Pensi di essere un’onda e pensi di essere infelice. In realtà tu non sei né l’una né l’altra.”

“Cosa?” La piccola onda era stupita. “Nono sono un’onda? Ma è ovvio che sono un’onda! Ho la mia cresta, vedi? E qui c’è la mia schiuma, per piccola che possa essere. Cosa intendi con - non sei un’onda?”

“Questa cosa che tu chiami ‘onda’ è unicamente una forma transitoria che tu assumi per un breve tempo. In realtà tu sei solo acqua! Quando capirai pienamente che questa è la tua natura fondamentale, non penserai più di essere un’onda e non sarai più infelice.”

“Se io sono acqua, tu cosa sei?”

“Anche io sono acqua. Sto temporaneamente assumendo la forma di un’onda più grande di te, ma questo non cambia la mia essenza fondamentale – acqua! Io sono te e tu sei me. Noi siamo parte di qualcosa di più grande.” 


consiglio di lettura:
Il Tao del Destino
l'Antico approccio orientale per accogliere e sperimentare il successo nella nostra vita
Voto medio su 1 recensioni: Da non perdere

venerdì 13 febbraio 2015

Thic Nhat Hanh - La luce del Dharma -



Siamo tutti tentati di rifugiarci in un luogo in cui non esiste la sofferenza: solo pace e felicità. Potresti essere tentato di credere che il Regno dei Cieli sia un posto del genere, e anche la Terra Pura. Ci piace pensare che esista un posto dove possiamo andare, abbandonando questo mondo pieni di sofferenza, confusione e inquinamento, o lasciandocelo alle spalle. L’inquinamento che ci affligge è la rabbia, l’astio, la disperazione, la pena e la paura. Quando soffri molto, il desiderio di lasciare tutto e andare via talvolta diventa molto forte. Non voglio più stare qui, voglio andarmene. “Fermate il mondo, voglio scendere”. Se osservi in profondità ti renderai conto che la felicità e il benessere non possono essere separati dalla sofferenza e dal malessere. Questa è la natura di inter-essere della felicità e della sofferenza. C’è un’illusione che va eliminata: che la felicità possa esistere senza la sofferenza, che possa esserci il benessere senza il malessere, che la destra non abbia bisogno della sinistra. 
 Da Thic Nhat Hanh, “La luce del Dharma“, Mondadori, 2003.

consiglio di lettura:
L'Arte di Lavorare in Consapevolezza - Libro
Come vivere con gioia e presenza mentale ogni momento della giornata
Voto medio su 1 recensioni: Da non perdere

mercoledì 11 febbraio 2015

Lo sciamano e il monaco buddista



«Un Monaco Buddista incontra uno Sciamano e gli domanda: “Voi Sciamani credete nella forza della natura. E non sapete che essa è solo un’illusione?”
E lo Sciamano:
“Ma certo che crediamo nella forza della natura e sappiamo anche che è solo un’illusione”.
Il Monaco Buddista:
“Ma se sapete che è un’illusione, perché ci credete?”
Lo Sciamano risponde:
“Perché ci fa ridere”.
Il Monaco Buddista:
“Ma come vi fa ridere?”
Lo Sciamano:
“Essì, perché nell’illusione sono presenti anche i Monaci Buddisti che credono esistano gli Sciamani”.»

Fonte: http://www.meditare.net/wp/umorismo/un-monaco-buddista/

consiglio di lettura:
Yoga della Risata - Libro
Ridere per vivere meglio
Voto medio su 3 recensioni: Buono

sabato 7 febbraio 2015

L'arte di correre di Murakami Haruki



Tratto da "L'arte Di Correre" (Murakami Haruki)

Il desiderio di solitudine è sempre esistito dentro di me. Quindi correre un’ora al giorno, e garantire così un intervallo di silenzio tutto mio, è indispensabile alla mia salute mentale. Per lo meno durante quel lasso di tempo non ho bisogno di parlare con nessuno, di ascoltare nessuno. Basta che contempli il paesaggio, sia quello esterno che quello mio interiore. Questo momento di solitudine è per me più prezioso di qualsiasi altra cosa. Ogni tanto qualcuno mi chiede a cosa penso mentre corro. Se devo essere sincero, non me lo ricordo nemmeno io..quando corro semplicemente corro. In teoria nel vuoto. O viceversa, è anche possibile che io corra per raggiungere il vuoto . in quella sospensione spazio- temporale, pensieri ogni volta differenti si instaurano naturalmente nel mio cervello. Il nostro spirito non è abbastanza forte per concepire il nulla, e inoltre non è coerente. Insomma, i pensieri che si avvicendano nella mia mente mentre corro sono semplicemente dei derivati dal nulla, tutto lì. Si formano ruotando intorno al nulla. Somigliano alle nuvole che vagano nel cielo. Nuvole di grandezza e forme diverse che arrivano, e se ne vanno, Semplici ospiti di passaggio . Ciò che resta è soltanto il cielo, che è sempre lo stesso. Che è qualcosa che esiste, ma al tempo stesso non esiste. Che ha una sostanza e al tempo stesso non ne ha. Noi non possiamo fare altro che constatare la situazione - l’esistenza di quell’immenso contenitore- e accettarla.


lunedì 2 febbraio 2015

Racconto zen: il ricco e il pescatore



Un uomo ricchissimo aveva un amico, maestro Zen, che per vivere faceva il pescatore. Un giorno, passeggiando di mattina sulla spiaggia, incontrò il pescatore che stava comodamente sdraiato a prendere il sole.

"Ma come, non vai a pescare oggi?" disse il ricco.

"Sono già uscito stamattina presto, e ho preso ciò che mi serviva per mantenere me e la mia famiglia", rispose il pescatore.

"Cosa fai del pesce che peschi?, chiese il ricco.

"Lo vendo al mercato del pesce, pagano abbastanza bene" disse il pescatore.

"Ma allora perché non sei ancora a pescare a quest'ora?"

"A che scopo?" disse il pescatore.

"Se peschi di più guadagnerai più denaro! " disse il ricco.

"A che scopo?"

"Potresti comprarti un'altra barca e raddoppiare la pesca"

"A che scopo?"

"Dopo un po’ di tempo potresti mettere su una flotta di pesca"

"A che scopo?"

"Con il denaro guadagnato potresti mettere su un’industria di trasformazione del pesce"

"A che scopo?"

"Ma insomma" disse il ricco, innervosito, "potresti guadagnare tanto denaro da permetterti di non lavorare più e di startene sdraiato al sole senza fare nulla!"

"Amico mio," rispose il pescatore, " ma io sono già sdraiato al sole senza fare nulla!"

consiglio di lettura:
Zen